Acute Art Virtual Reality è la nuova galleria online in Realtà Virtuale di artisti come Marina Abramović e Jeff Koons.
I due famosissimi artisti contemporanei si uniscono a Olafur Eliasson in Acute Art VR per approfondire le tematiche del cambiamento climatico, della natura e dell’affermazione di se’ in un mondo virtuale di grande attualità.
Da qui potete visitare il sito ufficiale della piattaforma artistica VR Acute Art, la prima al mondo, e visualizzare i cataloghi online VR degli artisti contemporanei, con l’obiettivo si esplorare e facilitare la transizione dall’arte nel mondo fisico e nel nuovo mondo del regno VR. Le tre opere interattive presenti nel sito sono state presentate in anteprima dai tre artisti contemporanei presso la Brilliant Minds di Stoccolma la scorsa settimana. Il lancio ufficiale della galleria digitale VR è stato previsto in autunno 2017, con l’obiettivo di coinvolgere giovani artisti emergenti.
Qu sotto un video di Koons, Abramović e Eliasson che illustrano come ogni opera d’arte è stata creata in forma VR:
Gli spazi digitali dedicati all’arte sono sempre più diffusi online, citiamo la Art Baby Gallery, ed le piattaforma online dei lavoro di svariati giovani artisti come Kim Laughton, Aoto Oouchi, Claudia Maté, Sara Ludy, Joey Holder, Leah Schrager, Masha Batsea e altri. Molto interessante anche il progetto della Wrong Biennale, che celebra l’arte del vasto mondo virtuale, o il Digital Museum of Digital Art, fondato da Alfredo Salazar-Caro e William Robertson, o il New Museum’s Initiative, e FLOAT, creata dagli artisti Ben Vance e Kate Parsons.
Rising – Marina Abramović
Il lavoro presentato da Marina Abramović tramite Actue Art è Rising.
L’artista serba è una delle performer contemporanee più conosciute nel mondo, grazie anche alla sua consuetudine nel rompere i confini artistici. Ricordiamo ad esempio le collaborazioni con il rapper Jay-Z e la musicista poliedrica Lady Gaga, o la direzione artistica di una delle più belle sfilate del 2015 di Givenchy, o il corto per Adidas, o spettacoli provocatori come 512 Hours, Rhythm 5, o Breathing In / Breathing Out.
Ecco un video che mostra Lady Gaga mentre pratica il “Metodo Abramović”:
Come è solita fare, con Rising la performer spinge il copro ai suoi limiti, esplorando le enormi potenzialità della Realtà Virtuale tramite il suo Avatar. Marina vuole portare l’attenzione del pubblico sui problemi dei cambiamenti climatici, Rising è ci chiama ad agire. “Alcune previsioni ci dicono che tra mille anni la razza umana non esisterà più su questo pianeta”, la perforare ha voluto simulare questa situazione tramite la VR chiamandoci a salvare la razza umana ed il pianeta, o non farlo e condannare tutti alla morte, la scelta è nostra.
Lo spettatore si trova faccia a faccia con l’artista-avatar in un serbatoio di vetro che lentamente si riempie di acqua. Davanti a lui si si sciolgono dei ghiacciai enormi, l’unico modo per sopravvivere è cercare di fermare lo sciogliersi del ghiaccio. L’artista ha affermato: “in questo momento della mia carriera mi chiedo come trasferire energia da un corpo verso un altro corpo attraverso nuovi strumenti.
Questo lavoro in VR solleva domande sull’impatto della tecnologia sulle nostre vite e tratta un problema urgente: il cambiamento climatico”. Il progetto vuole offrire alle persone la possibilità di entrare in empatia con le problematiche del clima globale, capendo un po’ di più le esigenze di chi è già colpito da questa crisi mondiale. Abramović ha affermato di essere particolarmente interessata agli effetti di questa esperienza virtuale per “aiutare gli altri” sulla coscienza e sull’energia delle persone.
Phyne – Jeff Koons
Le ultime notizie rilasciate da Jeff Koons risalgono ad aprile di quest’anno, quando ha presentato Masters la sua collaborazione con Louis Vuitton riguardo alla creazione di una serie di borse dedicate ad opere celebri di artisti come Van Gogh, Rubens e Leonardo Da Vinci. Qui il video ufficiale:
L’artista è conosciuto dal grande pubblico anche fuori dal mondo dell’arte, a causa della relazione con l’ex moglie porno attrice Ilona Staller detta Cicciolina e per opere che attingono all’immaginario pop come sculture di Michael Jackson e la scimmia, e i suoi famosissimi animali-palloncini. Il suo primo progetto per Acute Art è Phyne, e riguarda l’esplorazione, l’auto-affermazione e la trascendenza umana nello spazio virtuale. Il titolo si riferisce ad una nota cortigiana dell’antica Grecia (in italiano Frine) e si ispira all’arte classica pastorale. Tramite la Realtà Virtuale gli spettatori si troveranno in un giardino in cui incontreranno Phyrne, sotto forma di ballerina metallica che farà loro da guida nel mondo.
Una cosa che Koons avversa di aver notato del VR e il suo senso di centralità e il venir meno dell’affermazione dell’esistenza individuale: guardando in basso non puoi vederti i piedi ad esempio, c’è moto da dire riguardo alla definizione della propria presenza. Le superfici metalliche in Phyrne vogliono quindi riportare la questione dell’affermazione del se’ nel VR: grazie alla pelle metallica della ballerina possiamo vedere il riflesso di noi stessi. Phyrne è un’insegnate, simula quei diversi sensi della percezione che sono nuovi territori per la VR, usando la Realtà Virtuale come uno strumento per connetterci all’universo.
Rainbow – Olafur Eliasson
Infine abbiamo Rainbow l’opera VR dell’artista danese-islandese Olafur Eliasson vuole esplorare affondo la natura. L’arcobaleno nel mondo Virtuale dell’artista può essere visto solo se lo spettatore si muove correttamente, superando una tenda di pioggia. I controller manuali vendono utilizzati da più spettatori contemporaneamente, per intraprendere una ricerca collettiva dell’arcobaleno. Il tema centrale del se’ è tipico di gran parte dei lavori di Eliasson, come per le sue installazioni a tema solare o la sua enorme opera d’arte pubblica Ice watch, in cui 12 blocchi di ghiaccio da 100 tonnellate sono trasportati nella piazza del municipio di Copenaghen e in altre città, dove si sono sciolti, per sfidare le opinioni sul cambiamento climatico.
All’artista sono sempre interessate le dinamiche con cui per persone co-producono la propria percezione della realtà, ogni sua mostra è concepita come una grande “macchina produttrice di realtà”. In questo senso la VR ha la potenzialità di diventare una piattaforma per sperimentare, in cui il corpo e l’individuo è centrale e non può essere lasciato in disparte. Ecco perché Rainbow è pensato in modo che possa ospitare molte persone nello stesso momento. Per l’artista l’aspetto sociale è cruciale ed emerge attraverso il riconoscimento della presenza degli altri, sperimentando l’impatto degli altri in uno spazio.
“Entrare” nell’opera VR non è uscire da un mondo in cui abbandoniamo il nostro corpo. Anche l’opera virtuale si basa su di una profonda coscienza motorio-sensoriale e sul senso dello spazio.
Insomma, non vediamo l’ora di vedere le altre opere VR che verranno integrate al catalogo virtuale di Acute Art questo autunno.
Fonti: http://www.acuteart.com/ http://www.dazeddigital.com/ https://dimoda.art/ http://thewrong.org/ http://float.land/ http://insideart.eu/