L’azienda VR First ha creato oltre cinquanta laboratori di Realtà Virtuale per l’educazione nelle università.

VR First sta cercando di aumentare l’interesse delle scuola di tutto il mondo verso la Realtà Aumentata e la Realtà Virtuale.

Ci sono già 26 laboratori operativi negli Stati Uniti, in Europa, Asia e Oceania, più 14 che apriranno presto, e molti altri in via di sviluppo. L’obbiettivo per il 2017 di superare i 50 laboratori è già realtà. Il motore di videogiochi e VR tedesco Crytek ha contribuito nel far partire il progetto, che oggi però conta tantissimi membri. L’iniziativa VR First Lab ritiene che la VR e AR guideranno il mercato del futuro e che quindi gli studenti debbano essere istruiti con nuove attrezzature per imparare a creare nuovi tipi di contenuti. Per questo VR First vuole collaborare con le migliori università e musei scientifici per installare o rinnovare i PC nei laboratori, rendendoli degli strumenti AR/VR più efficaci. Ogni laboratorio ha ottenuto quindi attrezzature all’avanguardia, oltre alla promozione attiva di collaborazioni tra laboratori ed entità AR / VR. La rete VR First comprende 581 università e laboratori scientifici, in più di 23 paesi, che hanno supportato già 3.783 sviluppatori in tutto il mondo, aiutando a conoscere le nuove tecnologie. Le applicazioni ancora in fase di sviluppo riguardano il gioco, l’istruzione, l’architettura, il cinema, la psicologia e altri settori.

VR First sta lavorando anche con l’Istituto di Elettrical and Electronics Engineers (IEEE) e operatori del settore, per creare nuovi standard per ambienti di sviluppo e consumo VR / AR, e Mixed Reality, su tutti i dispositivi correlati.

Attraverso il loro Lab Renovation Program, un programma di rinnovo laboratoriste, VR First promuover l’utilizzo di questi nuovi standard da laboratori partner, governi e istituti scientifici. Una prima riunione dei partner gruppi di lavoro principali si è già tenuta a VRLA il 14 aprile.

“I progressi che VR First ha fatto solo nel suo primo anno di attività, da 26 laboratori già aperti e molti altri in via di apertura, alla rete di partner tecnologici che stanno sviluppando dozzine di progetti VR e VR First Lab, sono un esempio eccellente per democratizzare il passaggio dell’innovazione VR/AR”, queste sono le parole di Ferhan Özkan, cofondatore di VR First.

Con più del 65% delle università che programmano la creazione di laboratori VE, più l’interesse di parchi scientifici e governi per fare lo stesso, la crescita continua dei laboratori VR è sicura. I fondatori invitano tutti i fornitori dell’industria tecnologica e i vari interessati ad unirsi al progetto.

L’industri ludica rappresenta ancora circa il 35% dei progetti VR in corso, il 12% si concentra sulla psicologia e la neuroscienza, un 7% all’educazione, un altro 7% al turismo, un 6% su architettura, settore immobiliare.

I dati raccolti sul sito di venturebeat.com mostrano che aspettando lo sviluppo tecnologico dei laboratori VR First, la maggior parte di questi progetti sono stati inizialmente sviluppati su piattaforme HTC Vive e Oculus Rift. Unity è ancora il motore di sviluppo prediletto (48%), seguito da Unreal (20%), e CryEngine (14%).

Tra i nomi dei partner accademici  VR First sparsi per il mondo:

• Accademia di Scienze Applicate di Dania (Danimarca);
• Università di Scienze Applicate di Darmstadt (Germania); Doña Ana Community College (USA);
• Università di Amburgo (Germania);
• Università di Heidelberg (Germania);
• HTW Berlino – Università di Scienze Applicate (Germania);
• Rubika Scuola Internazionale di Design (Francia);
• Università Tecnica del Medio Oriente (Turchia); NHTV Breda – Università di Scienze Applicate (Olanda);
• Università di Sogang (Corea del Sud);
• State University di New York ad Oswego (USA);
• VIGAMUS Academy / Link Campus University (Italia).

Per saperne di più: https://www.vrfirst.com/

Fonti:
http://www.ieee.org/index.html
https://venturebeat.com/
https://www.vrfirst.com/
http://www.crytek.com/