TreeSense è un sistema sensoriale di Realtà Virtuale, che trasforma chiunque in un albero.
Il progetto affascinante di TreeSense è stato creato dal laboratorio americano del MIT Media Lab di Boston.
Dalla sensibilità femminile di due esperte di interfacce virtuali, questo sistema VR permette, tramite sensori di movimento, di immedesimarsi nel corpo di un albero. Tracciando il movimento corporeo e scincoonizzando i suoni, le vibrazioni, la temperatura, il vento ed i profumi di un ambiente virtuale, TreeSense crea l’illusione di abitare un altro corpo radicalmente diverso da quello umano o animale. Questo affascinante progetto aspira a creare nuovi livelli di empatia attraverso i progressi delle tecnologie immersive nell’esperienza sensoriale, per favorire la connessione umana con la natura.
Simile negli intenti e nei mezzi, al progetto delle foresti inglese ITEOTA, di cui abbiamo già parlato sul blog, ma diverso, questo progetto americano è stato realizzato da Yedan Qian e Xin Liu, due professioniste che lavorano per il MIT Media Lab.
Yedan Qian è una tecnologa, ricercatrice e interaction designer, i cui progetti hanno vogliono aumentare il corpo umano e l’ambiente per cambiare le modalità di percezione e comprensione della realtà. Xin Liu è invece un’artista, ingegnere e ricercatrice al MIT Media Lab, che mischia la ricerca scientifica con le sue narrazioni personali, esaminando il corpo imano e la sua evoluzione tecnologica.
Le sperimentazioni che hanno portato le due ricercatrici a sviluppare il progetto TreeSense sono molteplici, la più evidente è Tree un film VR, ora associato all’esperienza TreeSense, realizzato in collaborazione con i film makers Milica Zec e Wilson Potter, che hanno presentato al Sundance Film Festival e al TriBeCa Film Festival nel 2017. Qui sotto il trailer:
Come abbiamo visto con progetti VR per la medicina e la sensibilizzazione sociale, dal progetto VR empatico sull’esperienza di un bambino autistico ad esperienze di guerra, la Realtà Virtuale permette di creare esperienze che possono diventare profondamente immersivi e coinvolgenti.
Le tecnologie immersive possono farci immedesimare in situazioni e problemi completamente al di fuori della nostra vita quotidiana, spostando la prospettiva dal pubblico tradizionale del cinema e del teatro alla sensibilità fisico-emotiva del singolo, che vive l’esperienza in prima persona.
La bellezza del progetto di TreeSene sta nel permettere alle persone di essere parte di una narrazione che rende l’esperienza ogni volta unica per ogni persona. Questo ricorda l’approccio del teatro sperimentale, in cui la finzione sfoca il confine della realtà e del gioco, trasformando gli spettatori in attori, per creare l’illusione del “Facciamo che sono…”, ma l’esperienza dell’incarnazione che vuole raggiungere TreeSense è molto più viscerale e coinvolgente.
A differenza dei mezzi tradizionali di narrazione come i film, limitati all’immedesimazione audio-visiva, il progetto VR unisce più sensi per modificare l’immagine del corpo, che all’interno del nostro cervello è uno schema plastico e variabile dalla percezione.
Il cervello può abitare un corpo radicalmente diverso dal nostro, come un albero, attraverso il controllo motorio e la percezione. Questa illusione corporea porta ad una connessasione più diretta, personale ed emotiva con la nuova identità che incarniamo.
Fonti: https://www.treeofficial.com/ http://www.qianyedan.com/ http://xxxxxxxxxinliu.com/ https://artribune.com/ https://digiday.com/