STRANGE BEASTS: un corto sulla realtà aumentata

Strange Beasts, still dal film di Magali Barbé

Strange Beasts è un cortometraggio fantascientifico incentrato sulla Realtà Aumentata.

Il cortometraggio è stato scritto, diretto e prodotto da Magali Barbé, co-prodotto da Red Knuckles, Peanut. Strange Beasts gioca tra Realtà aumentata e solitudine, sogno e incubo. Una delle sue peculiarità è di essere stato girato sotto forma di spot pubblicitario che presenta un videogioco di nuova generazione basato appunto sulla realtà aumentata. L’applicazione permette di creare, curare, ed allevare creature animalesche virtuali, ma il gioco si rivela molto inquietante. I riferimenti sono attuali, basta pensare al successo della realtà aumentata in Pokemon Go, ma anche all’interesse mainstream attualissimo del grande pubblico di film come Fantastic Beasts and Where to Find Them, o serie televisive come Stranger Things di Netflix, riferimenti quasi palesi anche solo nel titolo del corto.

Walter, la creatura virtuale di Victor
Walter, la creatura virtuale di Victor

E’ ovvio già solo dal titolo quanto questo cortometraggio voglia apparire come una critica al crescente interesse verso la Realtà Virtuale e aumentata, e le implicazioni dispotiche che esse sembrano avere e potrebbero avere sulle nostre vite. Lo schema narrativo del cortometraggio  sembra stare nel mezzo tra uno spot pubblicitario firmato Zuckerberg e una puntata di Black Mirror. L’esordio è felice: Victor Weber, il fondatore del progetto che, accompagnato da una musichetta allegra da spot Apple, presenta l’applicazione in realtà aumentata e la visione positiva che ne ha anche per il futuro. Victor mostra quanto l’interfaccia di Strange Beasts sia user friendly, mostra il suo piccolo amico virtuale Walter, e racconta quanto il futuro dell’intrattenimento a casa dovrà essere interattivo, basta sentirsi raccontare storie, guardare uno schermo, vorremo tutti far parte del nostro intrattenimento, e l’applicazione in realtà aumentata è stata pensata per questo.

La creatura virtuale di Anna.
La creatura virtuale di Anna.

Ad un tratto però l’atmosfera si fa più cupa quando Victor mostra che la sua applicazione funziona tramite un impianto inserito chirurgicamente sugli occhi, ma non c’è pericolo, ed avere un amico virtuale per la vita riduce i livelli di ansia e stress nell’individuo. Ma è davvero così? La narrazione si fa ambigua quando viene presentato il personaggio di Anna, la figlia di Victor. Punto di vista credibile oppure no, la fiction narrativa rispecchia sicuramente le paure di molti haters della realtà virtuale.

L'impianto ottico di Strange Beasts su Victor.
L’impianto ottico di del corto Strange Beasts su Victor.

In ogni caso si tratta di un corto che tocca diversi aspetti interessanti del contemporaneo, e gli appassionati di fantascienza e delle narrazioni distpotiche sul futuro tecnologico apprezzeranno sicuramente Strange Beasts.

Insomma, a voi il giudizio. Buona visione!

Fonti:
http://magalibarbe.com/
https://vimeo.com/magalibarbe
https://www.imdb.com