La parola agli insegnanti: la VR per la didattica.

studenti durante una lezione VR con Cardboard. foto- VRsource

La Realtà Virtuale sta sviluppando un suo potenziale interessante anche per il mondo dell’educazione.

Oculus Rift a lezione. foto: RoadToVR
Oculus Rift a lezione. foto: RoadToVR

Per ora non ci sono abbastanza dati per valutarne l’utilizzo effettivo in classe nel mondo, ci sono molti insegnati che la considerano come uno strumento efficace per concentrare l’attenzione degli studenti abituati ai videogiochi e al digitale, oltre che per fornire soluzioni innovative per imparare riguardo al mondo naturale.

In questo video di UploadVR professori e professionisti americani raccontano il loro punto di vista riguardo all’utilizzo di questo mezzo nell’educazione:

Come afferma David Anderson, cofondatore del progetto Lifelique, la realtà virtuale ha cambiato e sta cambiando ancora il modo di pensare l’educazione. Anderson sottolinea la connessione emotiva che i bambini sviluppano utilizzando il VR per scopi educativi, perché la realtà virtuale fa sì che gli studenti si sentano come se fossero davvero dentro all’argomento. Il coinvolgimento emotivo infatti, aumenta il livello di interesse ed entusiasmo nell’esperienza educativa.

Mark Andersen, cofondatore di Lifeliqe durante una lezione VR
Jada Ikharo, una studentessa del Lincoln Elementary di Manteca, durante una lezione in realtà virtuale di Mark Andersen, cofondatore di Lifeliqe. foto di Carolyn Jones

Uno studente su 3, afferma lo specialista del Technology Resource Center di Marin Dan Philips, ha problemi a leggere un testo tradizionale, le ragioni possono essere visive e cognitive, ma la maggior parte non sono semplicemente interessati dal testo, o non ha ancora abbastanza familiarità col vocabolario, la realtà virtuale può quindi secondo Philips, aiutare anche a coinvolgere in questo senso.

Video di una delle prime “classi VR” nel 2014, alla Mendel Grammar School di Opava, in Repubblica Ceca:

John McCloud invece, direttore del New Media Learning, parla dell’importanza di condividere la capacità di utilizzare le nuove tecnologie, e per questo ha realizzato un accordo con il sistema della Libreria di Stato in California, per rendere la tecnologia della realtà aumentata accessibile e a disposizione di tutti, cosicché ad esempio durante i weekend i giovani possano insegnare agli adulti ad utilizzare questi nuovi strumenti per loro.

Anche la direttrice manager di CyArk parla dell’incredibile capacità della realtà virtuale di portare i gli studenti in posti di tutto il mondo, luoghi in cui personaggi storici hanno vissuto e messo in pratica il loro pensiero, tutto dalle classi a scuola.

Dan Evans, direttore esecutivo nella National Science Teachers Association ammette che le tecnologie necessarie per usare la realtà virtuale in classe possono essere costose, ma anche che presto questi prezzi si abbasseranno vertiginosamente, insomma, è solo una questione di tempo, e siamo solo all’inizio.

In questo video uno studente da casa analizza il corpo umano grazie alla realtà vituale:

I pareri di educatori entusiasti si stanno aumentando, come quello di Tammy Dunbar, insegnante alla scuola Lincoln Elementary di Manteca, che trova la tecnologia straordinariamente utile in classe, i cui studenti usano la realtà virtuale tanto quanto i classici computer per studi scientifici. “Sarà questo il futuro? Lo deve essere” afferma Dunbar. I suoi studenti usano proprio l’applicazione Lifelique citata a inizio articolo, che include più di 1000 immagini 3D di piante, animali e vari elementi naturali, vulcani e fiumi. Usando laptop gli studenti possono interagire con rappresentazioni fedeli di insetti e altri animali tramite la Mixed Reality, tra Realtà Virtuale e Realtà Aumentata.

Lifelique è solo una delle innumerevoli applicazioni VR offerti al sistema scolastico, ricordiamo ad esempio Nearpod o Google Expeditions, tra le piattaforme più popolari usate nel mondo per viaggi virtuali in musei o su Marte, all’interno del corpo umano o per altre esperienze a tema scientifico. I numeri non sono ancora chiari, ma ad esempio Expeditions di Google è utilizzato già da più di un milione si studenti. Il potere di simulazione del mezzo porta i ragazzi in posti in che non hanno ancora potuto visitare o che per limitazioni fisiche non potranno mai raggiungere. La sfida per gli insegnanti ora è quella di trovare un modo per incorporare la tecnologia della realtà virtuale nelle loro lezioni, obiettivo che anche gli sviluppatori VR devono tenere bene a mente.

Fonti:
https://uploadvr.com
https://www.lifeliqe.com
https://www.telegraph.co.uk