Cinema 360° al Sundance Festival: vivere un film con la VR

My Brother's Keeper

Durante l’edizione del Sundance Film Festival 2017 c’è stato spazio anche per il VR immersivo.

Abbiamo Già parlato qui in VirtualMentis dell’immersività e del cinema, delle difficoltà e dei punti di forza che porta l’ingresso della realtà virtuale immersiva nel mondo cinematografico. Siamo di fronte ad una vera rivoluzione estetica, concettuale e sensoriale, che sta facendo tanto discutere negli ultimi anni.

My Brother’s Keeper è un cortometraggio immersivo VR presentato al Sundance Film Festival, e racconta la storia di due fratelli che si trovano sui fronti opposti del conflitto durante la Guerra Civile americana.

Qui sotto My Brother’s Keeper da Youtube:

Il cortometraggio è interamente visibile sul canale ufficiale YouTube di PBS Digital Studios da computer, ma anche da tablet o smartphone, come per tutti i video 360° è necessaria l’interazione dello spettatore, che toccando il video con il puntatore del mouse o con le dita può muovere il suo sguardo tutto attorno al mondo virtuale circolare.

My Brother’s Keeper,  ci ricorda quanto il cinema sia messo alla prova dalla Realtà Virtuale, ma anche quanto registi e sceneggiatori interessati alle potenzialità del nuovo mezzo ci stiano giocando. Il cinema sembra uscire pian piano dallo schermo rettangolare e si espande attorno allo spettatore, che diventa sempre più grande, ma in realtà sempre più piccolo, almeno per chi non può fruire il contenuto 360 da un visore virtuale simil Oculus, perché può stare dentro ad uno smartphone.

Ecco un video sul dietro le quinte di My Brother’s Keeper.

L’esempio di My Brother’s Keeper funziona molto bene, la realtà virtuale non è più un qualcosa in più, uno strumento di spettacolarizzaizone, ma è il pilastro attorno al quale si sviluppa la narrazione del cortometraggio. La realtà virtuale immersiva riesce in questo tipo di approccio narrativo a dare al pubblico differenti spunti ed emozioni in più.

Al Sundance non è stato presentato solo My Brother’s Keeper, ma anche A grandmother’s love e Rise Above.

Ecco qui sotto il trailer di Rise Above, che racconta la lotta contro l’abuso di una ragazza asiatica “dall’interno” della sua vita e la sua visione delle cose, altro approccio narrativo che la narrazione VR rende il racconto molto interessante.

Essenziale per avere un’esperienza completa è visionare questi film tramite un casco PlayStation VR, Oculus Rift o Samsung Gear VR, ma basta anche un visore economico sul mercato, come Google Cardboard, esperienza che porta l’esperienza su tutto un altro livello. Chi ha provato uno di questi visori anche solo una volta non ha potuto non intuire la forza potenziale dello strumento, e capire che siamo solo all’inizio della loro esplorazione e diffusione.

L’esperienza del cinema VR è ogni volta diversa, la narrazione, i dettagli e le emozioni dello spettatore si diffondono nel panorama a 360°.

Questi film e altri che sono già stati realizzati e che verranno, dimostrano quanto il format del VR immersivo si può applicare in modo interessante allo storytelling cineamtografico, documentario e all’informazione.

Fonti:
https://www.mybrotherskeeper.org/
https://www.youtube.com/user/pbsdigitalstudios